Il sintomo esiste, insiste e non si arresta. Sembriamo impotenti ma è più una questione di inedia. Lasciamo che agisca, sempre lo stesso giro, a piccole variazioni, ma sempre lo stesso. Anche quando non fa più per noi o non serve, sembra più forte, domina il campo. Ci accomodiamo sulle sue tracce note, come se non potesse esserci altra via, le gambe sono troppo pesanti per muoversi, per fare un passo di lato.
È ormai riconosciuto che il fenomeno del burnout o, come lo chiama il legislatore italiano, lo stress lavoro-correlato, ha una prevalenza di circa il 50% nei medici sia in Europa che negli Stati Uniti. Ha raggiunto i livelli di una vera epidemia e la tendenza è in aumento nel corso degli anni.
Le conseguenze dirette le pagano gli operatori di sanità, ovviamente, ma il burnout determina anche conseguenze negative sulla qualità delle cure e sui risultati su larga scala.
Un recente studio ha dimostrato che il burnout dei medici è associato al raddoppio del rischio clinico, di comportamenti non professionalmente corretti e bassi gradi di soddisfazione da parte dei pazienti.
UNA PRATICA ILLUMINATA….DALLA PSICOANALISI[1]
Une pratique éclairée… par la psychanalyse
Guy Poblome
Vorrei partire da questa domanda: quali sono le condizioni necessarie per accogliere dei bambini e degli adolescenti, autistici e psicotici, in un contesto istituzionale?
Il termine “illuminato” si riferisce alle Lettere che Jacques-Alain Miller indirizzò a “l’opinione illuminata” nel 2001[2]. Queste lettere furono scritte mentre in Francia Lacan era strapazzato dagli psicoanalisti dell’IPA, proprio quando diventava evidente che in tutta l’IPA, fuori dalla Francia, si cominciava a leggere Lacan, a studiarlo, a usare i suoi concetti. Cos’è un’opinione illuminata? In primo luogo, è l’opposto dell’opinione pubblica che è un movimento di folla, di massa, di cui Freud ci ha mostrato – e conosciamo bene questo fenomeno – che è instabile, oscillante e che può capovolgersi. E in secondo luogo, indirizzarsi all’opinione illuminata vuol dire fare appello a un giudizio. Si tratta di giudicare che cosa è diventato l’insegnamento di Lacan in tutto il mondo, e possiamo farlo solo se riusciamo a rimuovere i paraocchi che ci impediscono di guardare oltre il nostro naso.
Negli ultimi vent’anni la sindrome dell’autismo non ha cessato di aumentare la sua prevalenza, se consideriamo che negli anni ’40, all’epoca di Leo Kanner e Hans Asperger, i primi ad aver isolato l’autismo, si trattava di una diagnosi rara, come è rimasta fino al termine degli anni ’90.Oggi le ultime ricerche attestano una prevalenza dello 0,84 sul totale degli scolari in Italia (Scuole Primarie e Secondarie di primo grado) , in lieve aumento rispetto al 2015-2016 mentre dai dati dei CDC, Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, negli Stati Uniti nel 2014 la prevalenza è aumentata all’1,68% . Nei Paesi europei la prevalenza media si colloca sull’1%, con un picco per l’Islanda dove supera il 2,6% , i lettori dello scrittore islandese Jón Kalman Stefánsson non se ne meraviglieranno!
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