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Il V(u)oto

[contributo al dibattito sul referendum del Codice Deontologico degli Psicologi]

di Giuliana Capannelli, Psicoanalista (Ancona), Membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi

 

Mi sono sempre domandata che cosa la psicoanalisi avesse a che fare con la psicologia.

Figlie di una stessa radice linguistica orientano le proprie ricerche in campi, se non opposti, certamente bifronti.

La decisa, seppur sofferta rinuncia della psicoanalisi di assurgere a disciplina scientifica e la costante pretesa da parte della psicologia di farne parte a pieno titolo, sono solo alcune delle questioni più in evidenza della distanza abissale che si interpone tra i due S’oggetti.

Per non parlare dei punti di mira: una fa della guarigione un sovrappiù incidentale, interessandosi a fare esperienza del non padroneggiabile, l’altra si pone a baluardo della salute cosiddetta mentale e trova i suoi confini nella norma sociale.

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I HAD A DREAM

di GC

                                                                                                                                         In dreams begin responsibilities

Delmore Schwartz

Nell’esperienza comune, e come suggerisce anche il dizionario, ogni risveglio presuppone una precedente fase di addormentamento. Il risveglio è infatti il passaggio dal sonno alla veglia e ci sono diverse condizioni in cui questo può avvenire: il risveglio può per esempio essere dolce, brusco o improvviso. In senso figurato, il risveglio denota invece il riscuotersi da uno stato di torpore, di inerzia, di passività (risveglio della primavera, risveglio dalle illusioni), ma anche il fatto di riprendere forza, vigore: risveglio dei sensi, risveglio dell’appetito, risveglio della coscienza.

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LA SEDUTA BREVE #2

“Sottolineature e tagli di clinica lacaniana”

di GC

Foga

Ma allora quanto costa? Ma è una cosa pubblica o privata? E quanto durano gli incontri? Si sta sempre lì o è a ore? Voi come lo affrontate il problema? Perché ho letto dal sito quello che fate, ma i tempi? Quanto ci vuole tra tutto? Ma dobbiamo venire anche noi o viene da sola? Quindi non fate il ricovero? Il sabato mattina non si può? Ma chi la vede lei o qualcun altro? Ma poi ci sono anche i gruppi? E’ più di una volta alla settimana? E per le analisi come si fa? L’età è quella giusta?

Il giorno del fissato appuntamento tutto tace.

La richiesta incessante manca la domanda e scivola via. Non si può che attendere un giro meno infernale o imparare ad evitare di farsi trovare nel posto del ricevente.

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ASPETTANDO GODO

Dialogo tra psicoanalisti presi nella rete

di FP

 

Personaggi

Vladiminskj

Estragoner

 

Due personaggi sul boccascena, indecisi sul gettarsi. Un lettino sullo sfondo.

 

SCENA I

V: Secondo te quando arriva?

E: Magari è già qui.

V: Quanto tempo è che aspettiamo?

E: Boh

V: Scriviamo?

E: Scriviamo.

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MANI(N)FESTO DI DORA

di FP

 

Eccoci, io e me, a lasciare una traccia che altri hanno definito programmatica, dacché prenderà a scriverci. Non a caso non abbiamo potuto che attendere chi ci chiedesse di farlo.

Tenteremo di non darcene cruccio, così da renderla in qualche modo fedele all’Altro. Nella posizione di analizzante, e solo in quella, si parla e si scrive.

“Quando fui donna, prete di campagna, un mercenario, un padre di famiglia”

cantava Battiato.

Un’operazione fuori senso e fuori obiettivo, come qualunque atto che voglia avere un’incidenza reale, giacché lo scopo non fa che tradire l’atto, procederà alessandrina, senza lasciare guarnigioni a presidio, ma ciò non implica che delle regole, ancorché operative, non debbano darsi.

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LA SEDUTA BREVE

“Sottolineature e tagli di clinica lacaniana”

di GC

 

P-erché?

Il sintomo esiste, insiste e non si arresta. Sembriamo impotenti ma è più una questione di inedia. Lasciamo che agisca, sempre lo stesso giro, a piccole variazioni, ma sempre lo stesso. Anche quando non fa più per noi o non serve, sembra più forte, domina il campo. Ci accomodiamo sulle sue tracce note, come se non potesse esserci altra via, le gambe sono troppo pesanti per muoversi, per fare un passo di lato.

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